Festival del Film Etnomusicale
Immagini & Suoni del Mondo
Festival del Film Etnomusicale
Cinema Odeon – Firenze
31 ottobre -2 novembre 2010
DOMENICA 31 OTTOBRE
ore 16.30:
DESERT REBEL Niger
Ishumars: i rocker dimenticati del deserto
Ishumars: les rockers oubliés du désert (F. Bergeron, 2005, 95′)
Negli anni ’90 scoppia la ribellione dei Tuareg nel Mali e nel Niger. Cantautore e combattente, armato di una chitarra e di un kalashnikov, Abdallah Oumbadougou ha vissuto questa esperienza drammatica; la sua opera, scritta in reazione alle persecuzioni che subiva il suo popolo, mostra, in modo forte e poetico, le difficoltà dei Tuareg per sopravvivere in un mondo che non lascia più spazio ai nomadi.
Si ringrazia per la collaborazione l’Ass. Transafrica.
ore 18.30:
A Slum Simphony – ALLEGRO CRESCENDO Venezuela
(C. Barbarossa, 2010, 90’)
Presentazione del regista Cristiano Barbarossa
250.000 bambini provenienti dai quartieri più poveri e violenti del Venezuela trascorrono sei pomeriggi a settimana studiando intensamente musica classica. Il regista Cristiano Barbarossa segue cinque di loro nell’arco dei cinque anni di un progetto sociale: Sistema Nacional de Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela. Nel corso degli anni possiamo capire come la musica abbia cambiato la loro vita, dalle prime lezioni ai concerti in tutto il mondo con famosi direttori d’orchestra come Claudio Abbado, Simon Rattle e Gustavo Dudamel, il giovane direttore della Simon Bolivar Youth Orchestra.
Vincitore del Roma Fiction Fest 2010, Nomination al Globo d’Oro come Miglior Documentario.
ore 21.00:
I DUE CAVALLI DI GENGIS KHAN Mongolia
The Two Horses of Genghis Khan (B. Davaa, 2009, 90’)
Presentazione della cantante Urna
Il documentario disegna un avvincente viaggio musicale sulle orme della cultura mongola, guidato dalla celebre cantante Urna. La vicenda ruota attorno al violino mongolo morin khuur, considerato ormai perduto perché distrutto durante la rivoluzione culturale cinese, che tiene inciso nel suo legno i versi di una vecchia canzone, “Chingisiyn hoyor zagal” che vuol dire appunto “i due cavalli di Gengis Khan”. Nella trama, la cantante Urna promette alla nonna in fin di vita di portarle il manico a testa di cavallo del morin khuur dove sono incise le parole della canzone. Nella ricerca di questo raro strumento, Urna conoscerà la dura realtà della Mongolia fino a scoprire i segreti dei due cavalli di Gengis Khan.
Il film è diretto dalla regista mongola Byambasuren Davaa, nominata all’Oscar insieme al regista italiano Luigi Falorni per lo splendido documentario “La storia del cammello che piange”.
LUNEDI 1 NOVEMBRE
ore 16.30:
BOSSA BRAZIL Brasile
(P. Thiago, 2005, 105’)
Il documentario trasporta lo spettatore nelle strade della Rio de Janeiro del 1958, quando il panorama musicale comincia a cambiare con la diffusione di “Chega de Saudade” di Antonio Carlos Jobim e testo di Vinicius de Moraes. Il film, condotto da Carlos Lyra e Roberto Menescal, contiene interviste, rari filmati e performances dal vivo di artisti quali Johnny Alf, Billy Blanco, Joao Donato, Oscar Castro Neves, Sergio Ricardo, Bebeto, Joyce, Wanda Sa, Carlos & Kay Lyra, Cris Delano, Paulo Jobim, Leny Andrade e Claudette Soares.
ore 18.30:
I 100 SON DI CUBA Cuba
Los 100 sones de Cuba (E. Alejandro, 2010, 87’)
Straordinario viaggio tra la gente e i protagonisti del “blues” cubano (il son), da Manzanillo a Guantanamo, da Santiago de Cuba a La Habana.“E’ un documentario –afferma il regista – che riunisce i 100 son più apprezzati dalla gente, dal pubblico cubano e non solo. In modo allegro, tra battute piccanti e canzoni, racconto in 87 minuti la storia del son attraverso i suoi principali protagonisti, musicisti e strumenti”.
ore 21.00:
L’ULTIMO APPLAUSO Argentina
El último aplauso (G. Kral, 2009, 88’)
Presentazione del regista German Kral
El último aplauso racconta l’emozionante storia di un gruppo di veterani tangueros che solevano cantare nel famoso Bar El Chino, nel quartiere Pompeya, uno dei barrios più suggestivi di Buenos Aires. Il film accompagna la vita di questi cantanti dimenticati che devono affrontare una crisi economica sempre più disperata sospinti dal sogno di cantare ancora una volta di fronte a un pubblico. I cantanti incontreranno infine i giovani musicisti dell’Orquesta Tipica Imperial e potranno ricevere così, forse per l’ultima volta nella loro vita, il caloroso applauso del pubblico.
Premio come Miglior documentario al Dok.Fest di Monaco 2009 e Starter Film Prize – Città di Monaco 2009.
MARTEDI 2 NOVEMBRE
ore 16.30:
DI CHI È QUESTA CANZONE? Turchia, Grecia, Macedonia, Albania, Bosnia, Serbia, Bulgaria,
Whose Is this Song?
(A. Peeva, 2007, 93′)
Durante una cena a Istanbul si ritrovano amici provenienti da tutti i Balcani. Prima canticchiano un motivo, suonato da un’orchestrina, e poi ciascuno si ritrova a sostenere che il brano è originario del proprio Paese. La tragicomica ricerca della verità sull’origine di una canzone di cui tutti, nei Balcani, dicono: “E’ nostra”.
The most prestigious prizes include a nomination by the European Film Academy for Best Documentary Film 2003; a Special Jury Prize at the Golden Rython Festival 2003; the FIPRESCI Award and the Silver Conch Prize at the Mumbai International Film Festival 2004; the Gibson Impact of Music prize at the Nashville Film Festival 2004; the Prix Bartok at the 23rd Ethnographic Film Festival 2004; and the Silver Knight Award at the International Film Festival Golden Knight 2005.
ore 18.30:
LAYA PROJECT, Thailandia, Sri Lanka, India, Maldive, Indonesia, Birmania
(Monfils 2009, 90’)
Laya Project è un tributo dedicato ai superstiti dello tsunami asiatico del 26 dicembre 2004. I musicisti di Laya Project sono parte dei popoli delle comunità litoranee e circostanti le regioni di Sri Lanka, Tailandia, Indonesia, Maldive, Myanmar e India colpite dallo tsunami. La musica di Laya Project è basata sulla musica tradizionale di quei popoli, registrazioni straordinarie dal vivo e in studio danno vita ad un viaggio sonoro indimenticabile.
ore 21.00:
LA NOTTE DELLA TARANTA E DINTORNI Italia
(P. Cannizzaro, 2002, 52’)
Presentazione di Piero Cannizzaro
Il film ripropone le atmosfere, i suoni, le danze e il clima un pó dionisiaco di una terra dove la tradizione e l’innovazione musicale si fondono e trovano nuovi orizzonti. Nel documentario, costruito come un collage musicale di vari concerti, sono ripresi alcuni dei più significativi concerti svoltisi durante il festival “La notte della taranta” di Melpignano nel 2001: Occitanica Salentina, Zoè e Omino Stanco, Ghetonia, F.lli De Santis, Cesare Dell’Anna, Uccio Aloisi, Canzoniere Grecanico Salentino.
RITORNO A KURUMUNY Italia
(P. Cannizzaro, , 2003, 36’)
Riprese di un’antica festa popolare del Salento riproposta per il Primo Maggio dal ricercatore Luigi Chiriatti a Kurumuny, una piccola località delle Puglie. Danze e musiche tradizionali si alternano alle interviste ad alcuni dei più importanti interpreti della cultura salentina che cercano di mantenere vive nella memoria le loro origini e le loro radici.
vincitore del Festival di Ischia 2004